La misura intende promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile.
Soggetti beneficiari
Piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata che risultino regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese e che
realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento:
– valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale, e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
– azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
– azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
– modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
– modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
– modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
– modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità), anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.
L’intervento dovrà essere realizzato e rendicontato nel termine massimo di 24 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo.
Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda purché funzionali e collegate al progetto di investimento:
a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti.
Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi.
È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati. L’importo di questa voce a) deve rappresentare almeno il 30% del totale delle spese ammissibili di progetto;
b) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati;
c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione (incluso l’acquisto di brevetti);
e) opere edili-murarie e impiantistiche e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a) se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla
voce a), che non siano qualificabili come “ristrutturazioni importanti”1;
f) spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e).
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di € 300.000.
La spesa ammissibile minima è di € 50.000.
L’intensità di finanziamento viene incrementata al 60% se, dopo un anno dalla rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento nella misura minima del 30% della somma dei seguenti risultati attesi rispetto a quanto dichiarato nella domanda di partecipazione al bando:
riduzione della produzione di rifiuti (t/anno);
minor utilizzo di materie prime (t/anno);
utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “End of Waste” in sostituzione di risorse/materie prime (t/anno);
incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo (t/anno).
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